Timmerman: dell’interazione con l’inaspettato

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Nel Panorama delle realtà milanesi di fruitori e organizzatori di eventi artistici non può mancare un progetto fresco e dinamico come quello che vi sto per presentare. Si tratta di un progetto di recente realizzazione e ideazione, curato da un gruppo ristretto di persone che conosco personalmente e con cui collaboro e che ammiro oltre a stimare per il processo, la professionalità e l’umanità che mettono in tutto ciò in cui credono, ideano e costruiscono.

Uno sguardo “curioso” (e una conoscenza più attenta) da parte del pubblico di “Rapsodia” è quindi doveroso e può essere un incentivo a perseverare nel lavoro che questi ragazzi e ragazze mettono in campo, autogestendo e organizzando eventi sempre molto interessanti e con riscontro di pubblico e seguito molto numeroso e appassionato e in continua crescita. Il nome di questo progetto è Timmerman.

Timmerman viene Fondato nell’Ottobre del 2014 ed è di base a Milano, crede nelle arti, nei nuovi media e nell’interazione con l’inaspettato. Nasce della volontà di dare una risonanza maggiore alla voce dei creatori locali, volendo essere un elogio agli stessi, concependo spazi di dialogo online e offline. Timmerman è un collettivo che fa dialogare l’essenza della realtà di rete con l’esperienza di vita reale. Sulla piattaforma online il team seleziona i migliori e i più interessanti artisti del panorama italiano con le loro storie, i loro lavori e i contatti diretti, e il tutto viene  condensato proprio online nella sezione Artweek.  Timmerman è una comunità in continua crescita composta da artisti, designers, illustratori, musicisti, scrittori, fotografi, architetti, makers del panorama italiano considerati e riconosciuti dalla comunità, per l’appunto, con l’appellativo di “Timmermans”. Timmerman sviluppa eventi in cui si creano infinite alternative di vita possibili. Un punto di riferimento dove gli artisti possono sperimentare ed esporsi diversamente dalle modalità consuete con cui si propongono nelle gallerie e nei musei. Le opere non sono più dipinti da vedere e sculture da non toccare bensì mezzi di iterazione fra il fruitore e l’artista, definendo Il fruitore come artista e l’artista come catalizzatore.

Tre parole Quindi per cercare di definire, se possibile, il progetto Timmerman:

Timmerman è collettivo

Timmerman è piattaforma

Timmerman è party

Grazie ai ragazzi e ragazze del Team di lavoro.

Per maggiori info e contatti: timmermancollective.com

Timmerman: dell’interazione con l’inaspettato